Lettori fissi

mercoledì, dicembre 20, 2006

Il gioco dei mimi

In occasione del lieto evento- il 27esimo compleanno del Capo- 15 giovani, di cui ben 9 animatori, si riuniscono attorno ad una tavola imbandita di leccorine e, soprattutto, di buon vino. Terminata la cena, e tracannato vari litri del nettare d'uva, buona parte degli invitati si defila; ma non tutti... Occhiblu, Federica, Urbanù, Alessandra, Orrupamani, Smanni, Sashamani, Bozza e Stancoman sono pronti per la grande sfida prenatalizia: il gioco dei mimi. Come ogni gioco che si rispetti, la prima necessità è quella di suddividere gli astanti in squadre...presto fatto, maschi contro femmine.Sulle prime la squadra degli uomini raggiunge un ampio vantaggio: titoli come "La vedova allegra", partorito dalle avversarie certe di mettere in difficoltà i maschietti, si risolvono in un trionfo che umilia e sconforta le giovincelle. Ma il vantaggio dura poco: dopo le prime difficoltà su prove come "Pane e tuliapani", le donne rimontano, godendosi gli inutili tentativi di cominicazione mimica di "La vedova allegra"(con uno Smanni in serie difficoltà nell'imitare la vedova) e di "Il profumo del mosto selvatico", che vede uno Stancoman compiere dei piccoli passettini sul posto che si risolvono nello storpiamento del titolo prima in "Il profumo del muschio selvatico" , e poi, dopo la finta tracannata del prode imitatore, in "Il profumo del vino selvatico". Stremato, l'imitatore si butta sull'assonanza tra mosto e mostro, atto che, per quanto acuto, non porta ad altri risultati che: orco, grosso, cattivo e mai, dico proprio mai, al mostro. Le donne quindi guadagnano la vetta aggiudicandosi i successivi "La sottile linea rossa", il difficilissimo "Essi vivono" e "La bisbetica domata", mentre i maschietti vengono definitivamente schiacciati dall'impossibile( ma di certo noi ci saremmo riuscite)"Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di Agosto", in cui il povero Sashaman crea una diffusa paresi alle guance delle signore, prodigandosi in varie interpretazioni del concetto di "travolti"...E vai con la vittoria delle femmine!!!!


PS: A dire la verità a capodanno c'hanno stracciato...ma questa è un'altra storia...

Coming soon

Cari, vi comunico che a breve pubblicherò su questo blog il mio diario di bordo redatto in occasione della mia quasi-assidua frequentazione della clinica psichiartica XXX. Per motivi d'ovvia privacy non potrò pubblicare nulla che sia in alcun modo riconducibile a luoghi o persone specifiche; tenterò comunque di trasportarvi, anche solo per brevi istanti, all'interno di una realtà molto diversa da qualla che siamo abituati a vivere, dove i gesti e le parole acquistano un valore molto diverso e decisamente più profondo. E buona camicia a tutti.

venerdì, dicembre 15, 2006

La mela avvelenata

In fondo come si può non capirla? Bella non è bella, al massimo è magica, ma niente, non le riesce di ottenere quel tanto di bellezza in più tale da farle superare quella di Biancaneve... e poi diciamocelo, Biancaneve è proprio una palla! Sembra la sorella di Lucia Mondella, la donna mollacciona, noiosa e remissiva che baratta un pò di protezione virile con dolcetti e spolverate... Non come la strega cattiva, lei si che è una donna. Innamorata di uno specchio che non ricambia, l'unica cosa che le riesce di fare è trasformarsi in qualcosa di sgradevole, bozzuto, sgraziato, ma decisamente più interessante!
Povera donna! Mentre quella pallosa, inutile creatura canticchia in casa dei nani(anche se in realtà sfrutta la scopèa magica perchè di certo Biancaneve non si può rovinare le sante manine!!!), l'altra si strugge alla ricerca di una soluzione; è sola al mondo, non può contare neanche sulla fedeltà di quel coglione del cacciatore, che prima le promette di uccidere l'odiosa antagonista e poi, come un broccolo, si fa abbindolare dalle solite due moine della flaccida bellona; come se non bastasse poi, il vigliacco non è che si assume le sue colpe e torna dalla sovrana pronto a subire le conseguenze del suo gesto, no!!! L'infame decide di uccidere un povero cerbiatto spacciando il suo cuore per quello di Biancaneve!!Ma io dico...chiunque avrebbe perso la pazienza!
L'odio della strega verso la ragazza sembra per un istante appagato, ma quando la donna ritorna ad interrogare lo specchio, e quello ancora una volta la deride, spuntandole in faccia l'amara verità, lei non può più trattenersi ed adotta l'estremo rimedio: a costo dell avita ingerisce una pozione magica che farebbe vomitare chiunque, ma non lei: odia troppo la donna-mozzarella per cedere al disgusto. Il suo corpo, tra spasmi atroci, si trasforma, si annoda, invecchia e tutto in nome di una ingiustizia che non vuol più subire: Biancaneve l'ingiusta deve pagare. Così la strega, divenuta una brutta e passatella vecchietta, con abiti indegni per una regina, è pronta a colpire; ma manca qualcosa: un oggetto che veicoli il suo piano nefasto,la mela avvelenata. Così, l'arcinoto e biblico stratagemma, porrà fine alla vita della stronzona per antonomasia. La vecchia appare di fronte alla sporca casa dei sette gnappi, la sciocca eroina apre la porta e la lascia entrare. Fregarla è un attimo: due adulazioni, dio come sei bella, dio come sei brava, e la slavata abbocca e muore. Se la storia finisse qui, allora davvero avremmo una favola sulla giustizia, ma no: la stronza non può morire; così il principe, un annoiato viziatello, sopraggiunge e baciandola pone fine alla gioia della mia amata strega. Ditemi voi se questa è la giustizia.
Biancaneve vive. Che gran...

lunedì, dicembre 11, 2006

Lo zecchino d'oro

Ciao a tutti, ma proprio tutti, e per tutti intendo proprio tutti quelli che hanno visualizzato questo blog durante questo suo primo anno di esistenza, tutti quelli che lo hanno apprezzato e quelli che l'hanno trovato odioso, quelli in cerca dell'errore e quelli in caccia di notizie, insomma ciao a me stessa e a Valerio.
Da tre settimane sono impegnata in una nuova esperienza: il coro! (clicca qui per collegarti al myspace del Coro Cantering)Riuniti alle 21 di ogni santa domenica, un gruppo di 30 giovini e meno giovini(la sottoscritta ovviamente appartiene alla seconda categoria), si incontra nella sede della caritas di Via Sabatino Lopez n'(bah...).
Visto il grande successo del blog, sono certa che stiate morendo dalla curiosità di sapere quali canzoni stiamo simpaticamente "devastando". Abbiate pazienza santo cielo! Non avete neanche il tempo di leggere poche righe?! Su, smettetela di scorrere velocemente le parole in cerca di un titolo, ora ve lo dico!!
Dunque, abbiamo dato il via alle danze circa 1 mese fa(ovvero a Dicembre del 2006), iniziando con "La grazia", lieto canto popolare calabrese, il cui testo, consapevole di farvi un torto, purtroppo non ho sotto mano. Il prode Dodo, nostro esimio direttore, ha poi accennato un gospel dal titolo "Swing Low", di cui ignoro ogni dettaglio piochè, lo ammetto, feci sega qual giorno, ebbene si.
In questi ultimi incontri invece, il nostro pocco nutrito coro( causa derby Roma-Lazio), si è concentrato nell'esecuzione, decisamente meglio riuscita, de "L'uva fogarina", canzone che sembra affondare le sue origini in quel di Parma.
A breve mi riprometto di pubblicare alcune tracce del lavoro, certa che il vasto pubblico che usualmente consulta con ardore questo sito, non potrà rassegnarsi fino a pubblicazione avenuta. Con l' occasione auguro a tutti un Natale economicamente molto profiquo.

martedì, dicembre 05, 2006